Criticità concorso docenti A-59 - con commento di Dora Liguori
Pubblichiamo e condividiamo quanto pervenuto dai colleghi docenti pianisti accompagnatori dei Licei Coreutici.
Infatti, se è pur vero che al “ridicolo” non ci sia limite, questa volta francamente si esagera, poiché, con le prove di concorso così come sono stabilite, potrebbe vincere chi parla meglio e non certo chi suona meglio.
Per quanto mi riguarda, non condividendo questo “sconcio” culturale, appoggio senza riserve il contenuto della petizione.
Prof.ssa Dora Liguori
Segretario Generale UNAMS
Alla c.a. del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dott. Marco Bussetti
Alla c.a. del Vice Ministro
Prof. Lorenzo Fioramonti
Alla c.a. del Sottosegretario MIUR
Prof. Salvatore Giuliano
Alla c.a. Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Dott.ssa Carmela Palumbo
Alla c.a. Direzione Generale Personale Scolastico
Alla c.a. Capo ufficio di gabinetto MIUR
Dott. Giuseppe Chinè
Alla c.a. Capo Segreteria Ministro
Dott. Biagio Del Prete
Alla c.a. Segreteria tecnica del Ministro
Dott. Nando Minnella
Alla c.a. del Presidente della VII Commissione Permanente
On. Sen. Mario Pittoni
Alle OO.SS.
Oggetto: segnalazione criticità concorso 2019 per docenti Cdc A-59
1) valorizzazione prova pratica
2) revisione programmi prove concorsuali
3) valutazione punteggio artistico specifico
4) formazione commissioni
Scriviamo in qualità di docenti dei Licei coreutici della classe di concorso A-59 Tecniche di accompagnamento alla danza e teoria e pratica musicale per la danza.
Come sarà noto, prestiamo servizio da vari anni – per alcuni si parla del nono anno di attività – presso i Licei coreutici in qualità di maestri collaboratori per la danza. Al momento, come tutti i docenti dell’area di indirizzo dei Licei coreutici, nessuno di noi vanta stabilità lavorativa.
Nonostante il DDG 106/2016 contemplasse la messa a bando di cattedre a concorso per la Cdc A-59, le prove concorsuali sono state “sospese”, in virtù dell’art. 2 comma 3 relativo al medesimo testo normativo, così recitante: La procedura concorsuale relativa alle classi di concorso A 57, A 58, A 59 dei licei musicali e coreutici, sezione coreutica, per i posti riportati nell'Allegato n. 2 è attivata una volta espletati gli specifici percorsi abilitanti.
Di fatto, ad oggi, tali percorsi abilitanti non sono stati mai attivati, pertanto la procedura concorsuale di cui sopra, mai svolta.
A causa di tale grave inerzia, perpetua negli anni, ci troviamo solo oggi, nel 2019, ad affrontare il primo concorso per la Cdc A-59.
Essendo questo l’anno zero del nostro reclutamento tramite concorso, riteniamo che le prove concorsuali e annessi programmi, debbano risultare coerenti con le competenze specifiche necessarie ai professionisti della Cdc A-59.
1) Predisposizione di una prova pratica che abbia una priorità nell’ordine di successione delle prove - con valutazione a sé stante - e un peso preponderante in termini di punteggio rispetto alle altre prove.
Il nostro monte-ore di lavoro si svolge per circa il 96% nell’espletamento di una pratica pianistica in collaborazione con i docenti di danza. Tale tipo di lavoro prevede un’applicazione pratica della musica per danza che difficilmente può essere tradotta in due prove scritte a sbarramento e in un colloquio orale in cui sarà ‘compresa’ anche una prova pratica.
Del resto, qualsiasi procedura destinata al reclutamento di figure professionali di questo tipo nell’ambito coreutico (teatri, accademie, compagnie, scuole professionali, ecc.), si svolge sostanzialmente attraverso audizione con prove esecutive atte ad accertare le competenze pratiche dei candidati.
Sembrerà grottesca, per gli addetti ai lavori, una situazione come quella che descriviamo: selezionare dei maestri accompagnatori per la danza attraverso prove nozionistiche che siano lontane dalla natura pratica del loro lavoro.
La nostra professione non può nemmeno essere paragonata a quella dei docenti di strumento musicale: essere maestri collaboratori per la danza richiede un’applicazione pratica di tale rilevanza che non è affatto paragonabile a quella di un insegnante di strumento musicale. Per intenderci, insegnare uno strumento è ben diverso da suonare uno strumento in un’aula di danza!
Ci appare evidente che per selezionare dei pianisti accompagnatori per la danza sia necessario invece svolgere in primis una prova pratica che abbia quindi una priorità nell’ordine di successione delle prove- con valutazione a sé stante- e un peso preponderante in termini di punteggio rispetto alle altre prove.
2) Redazioni di nuovi e coerenti programmi per le prove concorsuali rispetto a quelli contenuti nel DM 95/2016 – Allegato A.
Auspichiamo vivamente un’attenta revisione di quei programmi, che contenevano una serie di anomalie e limitazioni che andremo di seguito a esporvi a partire dal testo originale:
- Parte generale (pag. 110)
Questa importante Parte generale del programma concorsuale è riportata identica a quella della classe di concorso A-58 Tecnica della danza contemporanea. Questo ci fa pensare al fatto che possa essere un errore materiale, che pertanto dovrebbe essere corretto.
L’insegnamento di Tecniche di accompagnamento alla danza offre allo studente occasioni di confronto con linguaggi diversi da quello della danza classica, anche ai fini di una scelta consapevole tra indirizzi differenziati per la propria futura specializzazione. Sviluppa conoscenze, abilità e strumenti per l’esibizione in pubblico con la padronanza dello spazio scenico, nella maturata capacità di raccordare i principi teorici, tecnici e compositivi alla performance con particolare riferimento ai linguaggi della contemporaneità e alla sperimentazione dell’interazione tra linguaggi artistici anche con ricorso a tecnologie digitali multimediali.
- Prova pratica: Durata minima 30 minuti suddivisa in due parti:
Per almeno 15 minuti, affiancare un docente di laboratorio coreografico contemporaneo dando prova di saper accompagnare sequenze di movimenti improvvisando adeguate sequenze musicali utilizzando un set percussivo, una tastiera elettronica (con diverse sonorità e campionamenti) e la voce.
Per non meno di 15 minuti, accompagnare al pianoforte una lezione di tecnica della danza classica dando prova di saper leggere in modo estemporaneo riduzioni pianistiche di partitura del repertorio del balletto e di saper scegliere un adeguato repertorio tra la letteratura pianistica specifica per l’accompagnamento della danza;
A tal riguardo osserviamo quanto segue:
- l’accompagnamento della lezione di tecnica della danza classica scegliendo un adeguato repertorio tra la letteratura pianistica specifica per l’accompagnamento della danza.
Innanzitutto ci risulta del tutto oracolare comprendere il significato del concetto di “letteratura pianistica specifica per l’accompagnamento della danza”. A che cosa ci si riferisce in particolare? In seconda istanza, rileviamo una gravissima assenza, ovvero quella della pratica dell’improvvisazione al pianoforte nella lezione di danza classica che dovrebbe essere a nostro avviso – se non esclusiva – quantomeno alternativa.
- Altra evidente lacuna è quella dell’assenza della prova attinente all’accompagnamento della Tecnica della danza contemporanea, che è una delle discipline previste nel monte-ore della nostra classe di concorso.
- Nella prova di accompagnamento di laboratorio coreografico contemporaneo osserviamo quanto segue: “accompagnare sequenze di movimenti improvvisando adeguate sequenze musicali utilizzando un set percussivo, una tastiera elettronica (con diverse sonorità e campionamenti) e la voce”. In questo caso viene totalmente esclusa la possibilità di accompagnare la danza servendosi del pianoforte, strumento principale – per tradizione – dei maestri collaboratori per la danza
- Osserviamo infine che a nostro avviso, data l’importanza della prova pratica per la nostra professione finora più volte ribadita, la durata complessiva di circa 30 minuti è forse alquanto scarsa per poter effettivamente valutare le capacità di un maestro collaboratore in maniera completa ed approfondita, date le numerose competenze che la figura richiede.
3) Richiesta di valutazione del punteggio artistico specifico per ogni candidato, in virtù della peculiarità prettamente artistica della professione.
4) Richiesta di poter mantenere le indicazioni contenute nell’art. 5 DM 96/2016 per la formazione delle commissioni giudicatrici:
I presidenti delle commissioni giudicatrici dei concorsi per l’accesso ai ruoli delle classi di concorso A57- Tecnica della danza classica, A58-Tecnica della danza contemporanea e A59-Tecniche di accompagnamento alla danza e teorie, pratica musicale per la danza, sono scelti tra i dirigenti scolastici degli istituti ove sia attivato un percorso di liceo musicale e coreutico ad indirizzo coreutico. Un membro della commissione è scelto tra i docenti dell’Accademia nazionale di Danza di settore accademico-disciplinare coerente con le relative classi di concorso. Il secondo membro della commissione è scelto tra i docenti delle Accademie di Danza presso le fondazioni lirico-sinfoniche ovvero tra i direttori artistici dei rispettivi corpi di ballo.
I Docenti Pianisti Accompagnatori dei Licei Coreutici